Malattie croniche negli animali: un'epidemia silenziosa che ci riguarda tutti
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In questo articolo
C'è una realtà che molti proprietari di cani e gatti stanno iniziando a notare: i nostri animali si ammalano sempre di più. E non di malattie infettive o parassitarie, ma di patologie croniche che fino a qualche decennio fa colpivano quasi esclusivamente gli esseri umani. Diabete, obesità, artrosi, tumori, cardiopatie. Problemi che richiedono gestione a lungo termine, controlli periodici, terapie continue.
Non è solo un'impressione. I dati parlano chiaro: secondo le ultime rilevazioni dell'Association for Pet Obesity Prevention, oltre la metà dei cani e gatti domestici è in sovrappeso, configurando una vera e propria crisi sanitaria globale. Il diabete è aumentato dell'80% negli ultimi cinque anni. Le malattie dentali sono cresciute del 23%. L'artrosi colpisce 1 cane geriatrico su 3. E la lista continua.
Ma cosa sta succedendo? Perché i nostri animali domestici, che dovrebbero vivere meglio e più a lungo grazie ai progressi della veterinaria, si stanno ammalando sempre di più di patologie che un tempo erano rare?
Le malattie croniche non trasmissibili sono quelle patologie che si sviluppano lentamente nel tempo e che richiedono gestione continua. Non sono causate da virus o batteri, ma da una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali.
Negli animali domestici, le più comuni sono:
Più della metà di cani e gatti è oltre il peso forma. L'obesità non è solo un problema estetico: è un fattore di rischio per diabete, cardiopatie, problemi articolari, ipertensione e numerose altre patologie.
In crescita esponenziale, soprattutto nei gatti. Il diabete felino è spesso legato all'obesità e richiede terapie quotidiane, monitoraggio costante della glicemia e attenzione all'alimentazione.
Colpisce il 13% dei cani geriatrici in generale, ma arriva al 22% nei cani di razza grande o gigante. Causa dolore cronico, riduzione della mobilità e compromissione della qualità di vita. L'osteoartrite non è solo un acciacco della vecchiaia, ma una patologia invalidante che colpisce una percentuale significativa di cani, anche giovani, come evidenziato dalla ricerca veterinaria più recente pubblicata su Frontiers in Veterinary Science.
Tre volte più frequenti nel cane che nel gatto, le malattie cardiache croniche richiedono monitoraggio e terapie che accompagnano l'animale per tutta la vita.
Le malattie renali croniche sono sette volte più frequenti nel gatto che nel cane. Spesso vengono scoperte quando il danno è già avanzato, perché i sintomi iniziali sono vaghi e sfumati.
L'incidenza di neoplasie è in aumento in tutte le specie animali. Alcuni studi su popolazioni marine esposte a inquinanti hanno rilevato tassi di tumori epatici fino al 25%.
Placca, tartaro, gengiviti e malattia parodontale sono in costante crescita. E non è solo un problema di bocca: l'infiammazione cronica orale ha ripercussioni sistemiche su reni e cuore.
Capire perché le malattie croniche stanno aumentando negli animali significa guardare a un quadro molto più ampio di quello che succede dentro le mura domestiche.
La selezione degli animali da compagnia si è concentrata spesso su caratteristiche estetiche, a scapito della salute. Razze di cani e gatti selezionati per conformazioni estreme, dimensioni particolari o caratteristiche fisiche specifiche pagano il prezzo con predisposizioni genetiche a patologie croniche.
Basti pensare ai cani di taglia gigante, più soggetti a displasie e artrosi, o ai gatti persiani, con maggiore incidenza di malattie renali. Anche negli allevamenti intensivi di animali da reddito la pressione selettiva per massimizzare la produttività ha portato a un aumento di patologie: il 20% dei suini sviluppa osteoartrite a causa di un accrescimento troppo rapido.
L'alimentazione moderna degli animali domestici, quando non bilanciata, contribuisce in modo significativo all'aumento di malattie croniche. Cibo troppo calorico, porzioni eccessive, scarso movimento: una combinazione perfetta per obesità e diabete. In molti casi, il cibo che offriamo ai nostri animali riflette le nostre abitudini alimentari sbagliate. Diete ricche di carboidrati, grassi saturi, additivi. E il risultato è lo stesso: metabolismo alterato, accumulo di grasso, infiammazione cronica.
Gli animali domestici, specialmente quelli che vivono in contesti urbani, si muovono molto meno rispetto ai loro antenati. Cani che escono solo per brevi passeggiate al guinzaglio, gatti che vivono in appartamenti senza accesso all'esterno: la mancanza di esercizio fisico contribuisce al sovrappeso e alla perdita di massa muscolare, favorendo l'artrosi e le malattie metaboliche.
Le attività umane stanno modificando l'ambiente in cui vivono gli animali, domestici e non. Inquinamento atmosferico, chimico, acustico. Esposizione a sostanze tossiche presenti in casa, nei prodotti per la pulizia, nei materiali con cui gli animali entrano in contatto. Studi recenti hanno evidenziato che animali marini esposti ad acque contaminate da idrocarburi e sostanze chimiche industriali sviluppano tumori al fegato con un'incidenza fino al 25%. Gli animali che vivono in ambienti urbani altamente inquinati mostrano tassi maggiori di disturbi metabolici e malattie respiratorie.
Anche il cambiamento climatico gioca un ruolo: temperature più alte, stagioni modificate, diffusione di parassiti e vettori in aree dove prima non erano presenti. Tutto questo incide sulla salute degli animali, aumentando lo stress ambientale e favorendo l'insorgenza di patologie croniche.
Paradossalmente, uno dei fattori che contribuisce all'aumento delle malattie croniche è il fatto che gli animali domestici vivono più a lungo. Grazie a vaccinazioni, controlli veterinari regolari, alimentazione di qualità e cure mediche avanzate, cani e gatti raggiungono età che un tempo erano impensabili.
Ma vivere più a lungo significa anche avere più tempo per sviluppare patologie croniche legate all'invecchiamento. Il diabete, l'artrosi, i tumori, le cardiopatie: sono tutte malattie la cui incidenza aumenta con l'età.
Quello che emerge da questa panoramica è un concetto fondamentale: la salute degli animali, quella degli esseri umani e quella dell'ambiente sono profondamente interconnesse. Non esistono in modo isolato, ma si influenzano reciprocamente.
Il modello One Health (Una Sola Salute) è proprio questo: un approccio integrato che riconosce come le malattie croniche non siano un problema solo umano o solo animale, ma il risultato di fattori comuni che attraversano tutte le specie.
Quando inquiniamo l'ambiente, non danneggiamo solo la fauna selvatica: creiamo un ecosistema malato in cui anche noi e i nostri animali domestici ci ammaliamo. Quando selezioniamo animali per caratteristiche estreme, non pensiamo solo a quell'individuo, ma creiamo linee genetiche vulnerabili che si portano dietro problemi per generazioni.
Di fronte a uno scenario così complesso, è facile sentirsi impotenti. Ma ci sono cose concrete che ogni proprietario può fare per ridurre il rischio che il proprio animale sviluppi malattie croniche.
Mantenere il peso forma fin dai primi mesi di vita è fondamentale. Un cucciolo sovrappeso diventerà con alta probabilità un adulto obeso, con tutti i rischi che questo comporta.
Scegliere un'alimentazione di qualità, adatta all'età, alla taglia e alle esigenze specifiche del proprio animale. Evitare eccessi calorici, snack eccessivi, avanzi della nostra tavola.
Cani e gatti hanno bisogno di muoversi. Passeggiate regolari, giochi interattivi, stimoli mentali: tutto contribuisce a mantenere il corpo e la mente in salute.
Le malattie croniche si sviluppano lentamente e spesso senza sintomi evidenti nelle fasi iniziali. Un controllo annuale (o semestrale per animali anziani) permette di intercettare problemi prima che diventino gravi.
Le malattie dentali non sono solo un problema estetico. L'infiammazione cronica della bocca ha ripercussioni su tutto l'organismo, aumentando il rischio di cardiopatie e nefropatie. Spesso sottovalutata, la malattia parodontale colpisce 80 - 90 % dei cani sopra i tre anni, rappresentando una minaccia silenziosa per cuore e reni.
Scegliere prodotti per la casa meno aggressivi, evitare pesticidi in giardino, fare attenzione a cosa il nostro animale può ingerire o inalare.
L'aumento delle malattie croniche negli animali non è un fenomeno isolato. È il segnale di un sistema più ampio che sta cambiando. È il riflesso delle nostre scelte: come mangiamo, come viviamo, come trattiamo l'ambiente.
La verità è che aspettare che il nostro animale mostri sintomi evidenti è già tardi. Le malattie croniche si sviluppano in silenzio, per mesi o anni, prima di manifestarsi. E quando lo fanno, spesso il danno è già fatto. La prevenzione non è un optional: è l'unico strumento realmente efficace che abbiamo. Controllare il peso, garantire movimento, scegliere un'alimentazione adeguata. Gesti semplici, ma che fanno la differenza tra un animale che invecchia in salute e uno che passa gli ultimi anni della sua vita tra terapie e sofferenza.
Quali sono le malattie croniche più diffuse oggi in cani e gatti?
Le patologie croniche in maggior crescita sono l'obesità, il diabete mellito, le malattie dentali (parodontite), l'artrosi e l'insufficienza renale cronica. A differenza delle malattie infettive, queste condizioni sono spesso legate allo stile di vita moderno e all'alimentazione industriale, motivo per cui vengono definite "malattie del benessere" o man-made diseases.
L'obesità nel cane e nel gatto è davvero pericolosa o solo un fattore estetico?
L'obesità non è mai solo un problema estetico: è una vera e propria malattia infiammatoria cronica. Un animale in sovrappeso ha un rischio drasticamente più alto di sviluppare diabete, problemi articolari, difficoltà respiratorie e una ridotta aspettativa di vita (fino a 2 anni in meno). Mantenere il peso forma è la prima forma di prevenzione.
Come posso prevenire il diabete nel mio animale domestico?
La prevenzione del diabete passa principalmente da due fattori: alimentazione e movimento. Evitare cibi ricchi di zuccheri e carboidrati raffinati, privilegiare una dieta naturale e proteica, e garantire attività fisica quotidiana sono le armi migliori per mantenere la glicemia stabile ed evitare l'insulino-resistenza.
Perché l'igiene orale è collegata alle malattie croniche sistemiche?
La salute della bocca è lo specchio della salute generale. L'accumulo di tartaro e placca provoca infiammazioni gengivali che permettono ai batteri di entrare nel circolo sanguigno, potendo danneggiare organi vitali come cuore (endocarditi), reni e fegato. Pulire i denti regolarmente con prodotti naturali riduce questo rischio "silenzioso".
Quali sono i primi segnali di una malattia cronica che non devo ignorare?
Poiché queste malattie sono "silenziose", i sintomi iniziali possono essere sottili: aumento della sete o della frequenza nell'urinare (spia di diabete o problemi renali), alito cattivo persistente, difficoltà ad alzarsi o riluttanza al gioco (spia di artrosi), e variazioni di peso ingiustificate. Un controllo veterinario tempestivo è fondamentale.
Quanto incide l'alimentazione naturale sulla prevenzione dei tumori e delle malattie degenerative?
Moltissimo. Sebbene la genetica giochi un ruolo, l'epigenetica (l'influenza dell'ambiente e della dieta sui geni) è determinante. Ridurre l'esposizione a conservanti chimici, additivi artificiali e pesticidi, scegliendo prodotti naturali e biologici, aiuta a ridurre il carico tossico sull'organismo, supportando il sistema immunitario nel lungo termine.