
Il mistero del cetriolo: quando uno scherzo virale diventa questione scientifica
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Se hai trascorso anche solo cinque minuti sui social negli ultimi anni, probabilmente ti sei imbattuto in uno di quei video che mostrano gatti che schizzano via terrorizzati alla vista di un cetriolo. Salti acrobatici, fughe disperate, pelo dritto: uno spettacolo che ha fatto ridere milioni di persone e che ha trasformato un semplice ortaggio nel nemico pubblico numero uno del mondo felino. Ma cosa c'è davvero dietro questa reazione così estrema?
Il meccanismo è sempre lo stesso: il gatto sta mangiando tranquillamente dalla sua ciotola, ignaro di tutto. Il proprietario, con fare furtivo, piazza un cetriolo (o una zucchina) alle sue spalle. Quando il micio si gira e scopre l'intruso verde, la reazione è immediata e spettacolare. Salto, pelo rizzato, fuga a rotta di collo.
I video sono diventati così virali che hanno spinto addirittura la comunità scientifica a interrogarsi seriamente sul fenomeno. Perché un cetriolo, di tutti gli oggetti possibili, scatena questa reazione? E soprattutto: è davvero divertente come sembra?
Spoiler alert: i gatti non hanno una misteriosa fobia per i cetrioli. Secondo gli esperti a spaventare il gatto non sarebbe tanto il cetriolo, quanto il fatto di trovarsi di fronte a qualcosa che prima non c'era e improvvisamente c'è.
Come ha spiegato Roger Mugford, psicologo veterinario e noto addestratore, il gatto viene preso alla sprovvista mentre è concentrato a fare altro. La sua reazione non è dovuta al cetriolo in sé ma al fatto di ritrovarsi improvvisamente di fronte a qualcosa di sconosciuto in modo del tutto inaspettato.
Un po' come se tu stessi guardando Netflix sul divano e all'improvviso spuntasse qualcuno alle tue spalle. La differenza è che noi umani poi ci mettiamo a ridere (dopo aver recuperato dal mini infarto), mentre i gatti... beh, loro prendono la cosa molto più sul serio.
Alcuni esperti teorizzano che la forma allungata e il colore verde dei cetrioli ricorderebbero al gatto un serpente e questo potrebbe fargli rivivere una sorta di paura primordiale. In pratica, il cervello felino farebbe un rapido calcolo: "Verde + allungato + non c'era prima = SERPENTE = SCAPPA!".
Non è un caso che questi scherzi avvengano quasi sempre mentre il gatto mangia. Per il gatto, predatore per eccellenza, quello del pasto è un momento delicato in cui avverte la necessità di stare in un posto appartato e tranquillo, dove possa sentirsi al sicuro. È come essere "pugnalati" alle spalle nel momento di massima vulnerabilità.
Immagina di essere a cena in un ristorante che consideri super sicuro e di trovarti improvvisamente qualcosa di inquietante nel piatto. Il problema non sarebbe solo la "cosa", ma anche il fatto che il tuo rifugio sicuro è stato violato.
Mentre noi ridiamo, il gatto scatta via come una molla con i peli dritti, il cuore che gli batte a mille, i livelli di cortisolo e adrenalina che schizzano alle stelle. Cortisolo ed adrenalina provocano un aumento della glicemia e aumento dei battiti cardiaci, aumento della pressione arteriosa.
Non è solo uno spavento momentaneo: questo stress può essere manifestato nei gatti in svariati sintomi: inappetenza, diarrea, problemi ad utilizzare la lettiera, improvviso comportamento aggressivo, caduta del pelo, stato di agitazione.
Il gatto può iniziare a rifiutare il cibo se associa la zona della pappa a un pericolo improvviso. Peggio ancora, il rischio è che il gatto non percepisca più la sua casa come un rifugio sicuro.
Per i gatti più anziani, le conseguenze possono essere ancora più serie: un esemplare più anziano potrebbe andare incontro non solo a un brutto spavento, ma anche subire gli effetti di problemi cardiaci e rischiare la vita per la troppa paura.
La comunità scientifica è unanime. Come spiega Jill Goldman, esperta in comportamento animale: "Non è un comportamento corretto causare stress a un animale. Se lo fate solo per il gusto di riderci su, viene da chiedersi dove sia finita la vostra umanità".
John Bradshaw, autore del libro Cat Sense, definisce questi video "ignobili" e aggiunge che incitano le persone a spaventare i loro gatti per puro divertimento. Pam Johnson-Bennett, autrice di Think Like a Cat, è ancora più diretta: "È uno scherzo molto crudele".