Gatto nero tra le foglie autunnali, simbolo di eleganza e protagonista delle superstizioni legate ad Halloween.

Gatto nero: da dove nasce la superstizione?

Escrito por: Andrea Bianchi

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Tiempo de lectura 4 min

Chi non ha mai incrociato un gatto nero per strada e, almeno per un secondo, si è fermato a pensare "e adesso che succede?". Anche se nel 2025 sembra assurdo crederci davvero, la superstizione secondo cui i gatti neri porterebbero sfortuna è ancora viva in molti paesi, Italia compresa.

Ma da dove nasce questa convinzione così radicata? La risposta ci porta indietro nel tempo, fino al Medioevo, quando paura e ignoranza trasformarono questi splendidi felini in capri espiatori perfetti.

Dal Medioevo alla caccia alle streghe

La cattiva fama del gatto nero affonda le sue radici nel periodo medievale, quando questi animali vennero associati alla stregoneria e al demonio. Il colore nero, che nella cultura occidentale richiamava il lutto, le tenebre e l'inferno, non aiutò certo la loro causa. Ma la vera svolta negativa arrivò nel 1233, quando Papa Gregorio IX pubblicò la bolla "Vox in Rama", in cui condannava le pratiche delle streghe e ogni forma di adorazione del diavolo. Nel documento si affermava che uno dei demoni di questo culto satanico assumesse proprio la forma di un gatto nero. 

Da quel momento iniziò una vera e propria persecuzione. I gatti neri vennero considerati compagni diabolici delle streghe, creature magiche in grado di trasformarsi in esseri umani o, al contrario, streghe che potevano assumere le sembianze di gatti. Nel folklore inglese e delle culture germaniche, si credeva che dietro ogni gatto nero potesse nascondersi una strega mascherata o una spia al servizio di forze oscure.

Durante i secoli della caccia alle streghe, tra il Quattrocento e il Settecento, migliaia di gatti neri furono uccisi, spesso bruciati durante le feste popolari insieme alle presunte streghe. Questa paura irrazionale portò quasi alla scomparsa dei gatti in molte zone d'Europa, provocando un'esplosione nella popolazione di roditori. Alcuni storici ritengono che proprio questa carenza di felini abbia contribuito alla rapida diffusione della peste del 1600, veicolata dai topi che non avevano più predatori naturali.

La leggenda del gatto che attraversa la strada

Ma perché proprio l'attraversamento della strada è diventato il momento della presunta sfortuna? L'origine di questa specifica credenza è più pratica di quanto si pensi. Nel Medioevo ci si spostava a cavallo o con carrozze trainate da cavalli. Quando un gatto nero attraversava improvvisamente la strada nelle ore notturne, i suoi occhi gialli brillanti nel buio potevano spaventare i cavalli, che si imbizzarrivano disarcionando i cavalieri o rovesciando le carrozze. Il risultato? Incidenti, feriti e, ovviamente, la colpa ricadeva sul povero gatto nero, considerato un emissario del demonio inviato appositamente per causare disgrazie.

Anche nel mondo dei pirati esisteva una superstizione legata ai gatti neri. I marinai britannici tenevano felini a bordo per controllare i roditori che potevano danneggiare le navi, e un gatto nero veniva generalmente considerato di buon auspicio. Per i pirati, però, la faccenda era più complicata: credevano che un gatto nero che camminava verso di loro portasse sfortuna, mentre uno che si allontanava portasse fortuna. Se poi un gatto nero saliva a bordo e poi saltava giù, la nave era destinata ad affondare.

Non ovunque porta sfortuna

È interessante notare che la superstizione negativa del gatto nero non è universale. In molti paesi, infatti, questi felini sono considerati simboli di fortuna e prosperità. In Giappone, ad esempio, i gatti neri sono visti come portatori di buona sorte. Secondo una credenza del periodo Edo, possono persino curare malattie e tenere lontane le preoccupazioni d'amore.

Nel Regno Unito, un gatto nero che cammina verso qualcuno porta fortuna, mentre se si allontana la porta via con sé. In Scozia, l'arrivo di un gatto nero in casa è segno di prosperità futura. Nel sud della Francia, questi felini sono chiamati "matagots" (gatti magici) e nutrirli bene garantisce fortuna al proprietario.

Persino nell'antica Roma, ben prima delle superstizioni medievali, i gatti neri erano considerati portafortuna. Alla morte del felino, era usanza cremare il corpo e spargere le ceneri sui campi come augurio per un raccolto abbondante. Gli antichi Egizi, poi, veneravano i gatti di qualsiasi colore come animali sacri, spesso associandoli alla dea Bastet, protettrice della casa e della fertilità.

Una superstizione che fa ancora danni

Purtroppo, nonostante secoli di progresso e conoscenza, la superstizione del gatto nero non è del tutto scomparsa. Ancora oggi questi splendidi animali pagano le conseguenze di credenze prive di fondamento scientifico. Secondo alcune ricerche, i gatti neri hanno statisticamente meno probabilità di essere adottati rispetto a quelli di altri colori, proprio a causa del persistere di queste antiche paure. In alcuni paesi vengono addirittura evitati perché considerati "poco fotogenici" sui social media.

Per combattere questi pregiudizi, diverse associazioni animaliste hanno istituito giornate dedicate al gatto nero: il 17 novembre in Italia (non a caso in un giorno considerato "sfortunato"), il 27 ottobre nel Regno Unito e il 17 agosto negli Stati Uniti. L'obiettivo è sensibilizzare l'opinione pubblica e sfatare una volta per tutte queste assurde credenze. 

La verità è semplice: un gatto nero è esattamente come qualsiasi altro gatto. Non porta né fortuna né sfortuna, è semplicemente un animale meraviglioso con un mantello dal colore elegante e affascinante. La prossima volta che ne incontri uno, invece di cambiare strada o fare scongiuri, fermati un attimo ad ammirare la sua bellezza. Perché l'unica cosa che un gatto nero porta davvero è la stessa dose di affetto, indipendenza e personalità che caratterizza tutti i felini.

E quella, credeteci, è tutta fortuna!

Domande frequenti sul gatto nero e le superstizioni

Perché si dice che il gatto nero porta sfortuna?

La credenza nasce nel Medioevo, quando i gatti neri vennero associati alla stregoneria e al demonio, in particolare dopo la bolla papale Vox in Rama del 1233.

In quali paesi il gatto nero porta fortuna?

In Giappone, Scozia, Francia e Regno Unito il gatto nero è simbolo di prosperità, amore e buona sorte.

Quando si celebra la Giornata del gatto nero?

In Italia il 17 novembre, nel Regno Unito il 27 ottobre e negli Stati Uniti il 17 agosto.

I gatti neri vengono adottati meno degli altri?

Sì, purtroppo alcune ricerche mostrano che vengono adottati meno per pregiudizi o motivi estetici legati al colore del mantello.

Cosa rappresenta il gatto nero oggi?

Oggi è un simbolo di eleganza, mistero e indipendenza, non di sfortuna. Rappresenta la libertà da pregiudizi e superstizioni.

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