salute del cane

Il cane si lecca: quando è normale e quando preoccuparsi

Cause e rimedi al leccamento eccessivo del cane con il veterinario Vincenzo Rondelli

Un approfondimento redatto dal veterinario Dott. Vincenzo Rondelli

Chi vive con un cane sa bene che ci sono gesti ricorrenti nella quotidianità: il muso che si appoggia sulle gambe, lo scodinzolio felice… e, tra questi, anche il leccamento. È un comportamento molto comune e spesso del tutto naturale. Ma quando il cane si lecca con insistenza, magari sempre nelle stesse zone, può diventare un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Questo articolo nasce proprio con l’obiettivo di fare chiarezza e per comprendere meglio motivazioni, cause e possibili soluzioni legate al leccamento del cane.

Medico Veterinario Vincenzo Rondelli esperto in anestesia, terapia del dolore e fitoterapia

Le zone più “a rischio leccamento” e cosa possono dirci

Il primo passo per capire se il nostro cane si lecca semplicemente per istinto o se c’è qualcosa che non va è osservare dove si concentra il gesto. La zona interessata, infatti, può dirci molto.

Le zampe, per esempio, sono uno dei punti più frequentemente presi di mira: se il cane le lecca spesso, potrebbe trattarsi di un’irritazione, di allergie o anche di un fastidio legato a un piccolo corpo estraneo incastrato tra i polpastrelli.

Le parti intime e la zona perianale, invece, possono essere legate a infezioni urinarie, problemi alle ghiandole anali o anche alla presenza di parassiti intestinali. E ancora, quando il cane si lecca il muso, potrebbe star comunicando una leggera nausea o, più semplicemente, cercare rassicurazione.

Un’altra zona spesso coinvolta è la coda, che può indicare disagio cutaneo, ansia o persino dolore localizzato. In tutti questi casi, se il comportamento è ripetitivo e insistente, è importante non ignorarlo.

Per un approfondimento dedicato alle possibili cause e rimedi legati al leccamento delle zampe, ti consigliamo anche di leggere questo articolo che raccoglie le situazioni più frequenti e i consigli utili per intervenire in modo efficace.

Le principali cause mediche: dalla pelle alla pancia

Tra le cause più frequenti del leccamento eccessivo ci sono senz’altro i problemi cutanei. Dermatiti allergiche (da contatto, ambientali o da pulci), infezioni batteriche o fungine, escoriazioni o addirittura veri e propri “hot spot” — aree di pelle arrossata, umida e dolente — portano il cane a cercare sollievo leccandosi. In questi casi, spesso, il fastidio evolve in una spirale: più il cane si lecca, più la pelle si irrita, e così via.

Un altro colpevole comune? I parassiti esterni. Anche se non sempre visibili a occhio nudo, pulci, zecche e acari possono generare un prurito insopportabile, specialmente su zampe, addome e schiena. Il nostro consiglio è sempre quello di controllare attentamente il cane dopo ogni uscita, soprattutto se frequenta aree verdi o boschive.

Ma il prurito può arrivare anche da dentro: i parassiti intestinali come nematodi o protozoi non solo alterano l’equilibrio digestivo, ma possono anche causare fastidio nella zona anale, portando il cane a leccarsi ripetutamente. E ancora: intolleranze o allergie alimentari, spesso sottovalutate, sono una delle cause più comuni di prurito cutaneo cronico, specialmente a zampe, muso, addome e orecchie. In questi casi, il supporto di una dieta mirata (magari ipoallergenica o arricchita con probiotici) può fare davvero la differenza.

Quando la causa è nella testa (o nel cuore)

Non sempre però il leccamento ha un’origine fisica. In molti casi il comportamento nasce da un disagio emotivo o psicologico. Lo stress è uno dei principali fattori scatenanti: può bastare un cambiamento in casa, una nuova routine, o semplicemente troppa solitudine per spingere il cane a “consolarsi” leccandosi. Questo gesto ripetitivo, in apparenza innocuo, può trasformarsi in una vera e propria abitudine compulsiva.

Anche l’ansia da separazione rientra tra le cause comuni, soprattutto nei cani molto legati al proprio umano o poco abituati a stare da soli. In questi casi, il leccamento non è solo un gesto meccanico, ma un tentativo reale di scaricare la tensione.

Va detto che questi comportamenti non si risolvono da soli. Se il leccamento ha una componente comportamentale è consigliabile consultarsi con un veterinario comportamentalista. Anche l’uso di integratori naturali calmanti può rientrare tra le strategie da valutare, sempre su consiglio del veterinario.

Cause più rare… ma da tenere d’occhio

Ci sono poi situazioni meno comuni, ma non per questo da escludere. Alcuni disturbi ormonali come l’ipotiroidismo o la sindrome di Cushing possono manifestarsi con pelle secca, perdita di pelo e prurito, generando comportamenti di leccamento ricorrente.

In altri casi, invece, il gesto può avere origini neurologiche. Quando il cane si lecca con insistenza sempre nello stesso punto, senza apparenti irritazioni visibili, potrebbe trattarsi di un dolore neuropatico o di una condizione legata alla colonna vertebrale (ernie, compressioni). Qui è fondamentale il parere di un veterinario specializzato.

Quando è il caso di preoccuparsi?

Un cane che si lecca di tanto in tanto rientra nella normalità. Ma se il comportamento diventa ripetitivo, insistente e localizzato, è il momento di intervenire. Soprattutto se noti:

  • Arrossamenti, gonfiori, croste o lesioni cutanee
  • Perdita di pelo a chiazze
  • Cambiamenti di umore o irrequietezza
  • Leccamento notturno o in momenti di stress

In questi casi è meglio non aspettare. Una diagnosi tempestiva può evitare peggioramenti e offrire un sollievo concreto al tuo cane.

Osservazione, prevenzione e… ascolto

In definitiva, leccarsi è un comportamento naturale, ma solo fino a un certo punto. Il nostro compito, come umani responsabili, è osservare con attenzione e intervenire quando qualcosa ci sembra “troppo”. A volte basta una semplice visita di controllo, un cambio nella dieta, un antiparassitario o un piccolo aiuto comportamentale per restituire benessere al nostro cane.

E se hai dubbi, non aspettare: il tuo veterinario di fiducia è sempre il primo alleato per interpretare i segnali del tuo cane e accompagnarti nella scelta delle soluzioni migliori.

Un approfondimento redatto dal veterinario Dott. Vincenzo Rondelli

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