Curiosità

Viaggiare con il cane: regole e burocrazia

Una cane con cappello e abito estivo seduto in modo divertente dentro ad una valigia pronto per un viaggio

Quando si decide di partire con il proprio cane, non basta solo pensare a dove andare o cosa mettere in valigia. Ci sono regole, normative e aspetti burocratici che vanno conosciuti e rispettati, soprattutto se si vuole viaggiare in modo sereno e responsabile, sia in Italia che all’estero.

In questa guida chiara e completa, ti accompagniamo passo dopo passo tra leggi, documenti, consigli pratici e curiosità da non sottovalutare.

Le regole per viaggiare in Italia con il cane

Iniziamo da casa nostra, dove le normative sono piuttosto precise, ma spesso poco conosciute. 

Viaggiare in auto con il cane

Se viaggi in auto, il Codice della Strada, all’articolo 169, stabilisce che il cane deve essere trasportato in condizioni di sicurezza. Questo significa che deve viaggiare in un trasportino, oppure legato con una cintura di sicurezza per animali o separato da una rete divisoria nel bagagliaio, se si tratta di cani di taglia grande.

In caso contrario, si rischia una sanzione che può arrivare fino a 340 euro. Ma al di là della multa, è una questione di tutela: una frenata improvvisa può trasformare anche un cane di piccola taglia in un pericolo per sé e per gli altri passeggeri.

Leggi il nostro articolo di approfondimento con consigli per viaggiare in auto con il cane.

In treno con il cane

Sui treni, le regole variano a seconda della compagnia. Trenitalia, ad esempio, consente il trasporto di cani di piccola taglia gratuitamente, purché viaggino in trasportino. Per i cani più grandi è necessario acquistare un biglietto (pari al 50% del prezzo base) e l’obbligo è quello di tenerli al guinzaglio e avere la museruola a portata di mano.

Italo prevede regole simili, e in entrambi i casi è bene informarsi in anticipo e segnalare la presenza del cane al momento della prenotazione.

Anche nei trasporti pubblici locali (autobus, metropolitane, tram) le regole possono cambiare da città a città: in generale, è sempre richiesto il guinzaglio e in molti casi anche il trasportino o la museruola.

Muoversi nei luoghi pubblici con il cane

Nei luoghi pubblici, le normative nazionali stabiliscono che il cane deve essere sempre tenuto al guinzaglio, con una lunghezza non superiore a 1,5 metri. La museruola deve essere disponibile, da utilizzare su richiesta delle autorità o in situazioni a rischio.

Ovviamente resta valido l’obbligo della raccolta delle deiezioni. Alcuni luoghi, come spiagge o parchi, possono avere regolamenti locali che vietano l’accesso ai cani o lo consentono solo in determinate fasce orarie. In questo caso, è sempre buona norma informarsi prima di andare.

Viaggiare con il cane nell’Unione Europea

Se la tua destinazione è un altro Paese dell’UE, le regole sono abbastanza armonizzate grazie al regolamento europeo n. 576/2013.

Prima di tutto, il cane deve avere il microchip e un passaporto europeo per animali da compagnia, rilasciato da un veterinario autorizzato. Il documento contiene tutte le informazioni sanitarie, compresa la vaccinazione antirabbica, che è obbligatoria per l’espatrio.

Attenzione però: la vaccinazione deve essere stata somministrata almeno 21 giorni prima della partenza, quindi non basta farla all’ultimo minuto.

Alcuni Paesi, come l’Irlanda o Malta, richiedono anche un trattamento contro l’echinococco, da effettuare da 24 a 120 ore prima dell’ingresso.

Ogni Stato ha specificità leggermente diverse, quindi la cosa migliore è consultare il sito ufficiale dell’UE Your Europe – Viaggiare con animali domestici per informazioni aggiornate.

E se si viaggia fuori dall’Unione Europea?

Le cose si complicano un po’ quando si esce dall’Europa. Ogni Paese extra-UE può avere normative molto diverse, e in alcuni casi anche piuttosto restrittive.

Alcune nazioni richiedono un test anticorpale per la rabbia (come il cosiddetto test FAVN), mentre altre possono imporre una quarantena obbligatoria all’arrivo. In alcuni casi, come l’ingresso in Giappone, è necessario iniziare la procedura diversi mesi prima della partenza.

È sempre raccomandato contattare l’ambasciata o il consolato del Paese di destinazione e controllare le linee guida pubblicate dal Ministero della Salute italiano nella sezione dedicata agli animali da compagnia qui.

Queste fonti ti permetteranno di non incorrere in errori che potrebbero costare molto, anche solo in termini di stress per il tuo cane.

Razze di cane soggette a restrizioni

Non tutti i cani sono accettati ovunque. Alcuni Paesi hanno leggi severe nei confronti di razze considerate potenzialmente pericolose.

In Francia, ad esempio, è vietato introdurre alcune razze non registrate nei libri genealogici ufficiali.

In Regno Unito, la legge vieta l’ingresso a razze come Pitbull Terrier, Tosa Inu, Dogo Argentino e Fila Brasileiro.

In Svizzera, invece, ogni cantone può decidere se accettare determinate razze e a quali condizioni.

Oltre alle restrizioni legate alla razza, in alcuni casi sono richiesti test comportamentali, uso obbligatorio della museruola o addirittura il divieto totale d’ingresso. Anche in questo caso, il consiglio è sempre quello di informarsi in anticipo, con largo anticipo.

Assicurazioni e responsabilità civile

Viaggiare con il cane significa anche prendersi la responsabilità di quello che può succedere. Molte compagnie di assicurazione offrono polizze specifiche per la responsabilità civile legata agli animali domestici. Queste coperture tornano particolarmente utili se il cane dovesse causare danni a persone o cose, sia in Italia che all’estero.

Alcune polizze includono anche assistenza veterinaria d’urgenza durante il viaggio, rimborso spese e copertura per la permanenza in strutture specializzate.

Valutare questo tipo di servizio può essere un’ottima idea per chi viaggia spesso con il cane o per chi si appresta a un viaggio lungo o in un Paese con regole diverse dalle nostre.

Domande frequenti su viaggiare con il cane

Cosa prevede il Codice della Strada per il trasporto dei cani in auto?

Il Codice della Strada (art. 169) stabilisce che i cani devono viaggiare in modo sicuro, senza intralciare la guida. Si può usare un trasportino, una cintura per cani o una rete divisoria se l’animale viaggia nel bagagliaio.

Quali sono le regole per viaggiare in sicurezza con il cane in macchina?

Oltre a rispettare la legge, è importante proteggere il cane da frenate improvvise. I dispositivi più sicuri sono il trasportino o la cintura di sicurezza per cani. Se viaggi con più animali, serve una separazione omologata.

Cosa deve avere un cane per viaggiare all’estero?

Per viaggiare nell’UE servono microchip, passaporto europeo e vaccinazione antirabbica valida. Alcuni Paesi richiedono anche un trattamento antiparassitario specifico. Fuori dall’UE possono esserci test, certificati sanitari o quarantene.

Quali documenti servono per viaggiare in Europa con il cane?

Serve il passaporto europeo per animali, rilasciato da un veterinario, con microchip e vaccinazione antirabbica aggiornata. Attenzione: la vaccinazione deve essere fatta almeno 21 giorni prima della partenza.

Cosa dice la legge per il trasporto dei cani sui mezzi pubblici?

La normativa prevede guinzaglio corto e museruola. Nelle città italiane, i cani piccoli in trasportino viaggiano spesso gratis, mentre quelli grandi pagano un biglietto ridotto. Ogni azienda può avere regole diverse.

Posso portare il cane in aereo?

Sì, ma dipende dalla compagnia. I cani piccoli possono volare in cabina nel trasportino; quelli grandi viaggiano in stiva. È obbligatorio prenotare con anticipo e avere tutti i documenti in regola.

Leggi qui il nostro approfondimento sulla nuova normativa per i viaggi in aereo con il cane.

Ci sono razze vietate in alcuni Paesi?

Sì, alcune razze considerate pericolose (es. Pitbull, Dogo Argentino) non sono ammesse in Paesi come Regno Unito, Francia e Danimarca. È fondamentale informarsi prima per evitare problemi alla dogana.

Serve un’assicurazione per viaggiare con il cane?

Non è obbligatoria, ma è consigliata. Un’assicurazione copre danni a terzi e, in alcuni casi, spese veterinarie. Utile soprattutto per viaggi lunghi o all’estero.

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